L’individuazione di abilità distintive attraverso l’analisi delle soft skill
A gennaio del 2023, abbiamo inaugurato EggupLAB, un laboratorio interno sulle soft skill, con lo scopo di esplorare nuovi trend inerenti al mondo delle competenze trasversali. Il nostro focus è sempre il medesimo, quello che ci guida ormai da 10 anni: abilitare le persone alla scoperta delle proprie attitudini di forza e di crescita per un auto-sviluppo personale basato su questa sana consapevolezza.
Lo scorso 6 luglio 2023, si è tenuto a Roma, presso la John Cabot University, l’evento conclusivo di questo primo semestre di attività di EggupLAB. Durante questo evento, abbiamo esposto i risultati della nostra ricerca sul tema preso in esame in questo semestre, ovvero quello della multipotenzialità e delle soft skill ad essa correlate.
In questo articolo, andremo ad approfondire più nel dettaglio la definizione di multipotenzialità, le soft skill che caratterizzano una persona multipotenziale e la creazione dell’assessment per la ricerca condotta nell’ambito di EggupLAB.
Multipotenzialità: che cos’è
Il concetto di multipotenzialità è ampiamente discusso, ma spesso viene usato in modo confuso e con diverse definizioni.
Il significato di questo termine è facilmente deducibile dalla parola stessa: se proviamo a scomporla, otteniamo “multi” e “potenziale”, ossia “potenzialità molteplici”. Un multipotenziale è, in sostanza, una persona con numerosi interessi e talenti, in svariati campi, anche molto diversi tra loro.
Originariamente, il termine multipotenzialità è emerso negli anni Settanta nel campo della psicologia e dell’educazione. Alcuni ricercatori nel campo delle abilità eccezionali hanno utilizzato questo termine per descrivere persone dotate di diverse abilità. Secondo la letteratura sugli individui di talento, la multipotenzialità si riferisce agli studenti che ottengono punteggi elevati nei test di abilità e di rendimento, e che mostrano un forte interesse in diverse aree educative e professionali.
Emilie Wapnick e la diffusione del concetto di multipotenzialità
Negli anni Novanta, l’attenzione sulla multipotenzialità è aumentata sempre di più, ma è con gli anni Duemila che questo concetto ha iniziato a diffondersi nella cultura popolare, andando oltre il campo dell’educazione.
Un ruolo significativo nella diffusione di questo concetto è stato svolto da Emilie Wapnick, imprenditrice, consulente professionale, blogger e autrice. Grazie al suo TED Talk intitolato “Perché alcuni di noi non hanno un’unica vera vocazione” e al successivo libro “Diventa chi sei. Una pratica guida per persone creative che hanno molteplici passioni e interessi“, la Wapnick ha contribuito a far conoscere la multipotenzialità a un vasto pubblico.
Nel suo libro, la Wapnick definisce la multipotenzialità come la condizione di chi possiede forti interessi in diverse discipline. In sostanza, è un altro modo per esprimere il concetto di contaminazione.
Secondo la Wapnick, la profondità non è un’esclusiva degli specialisti: una persona multipotenziale o contaminata può assorbire la profondità, trasformando forti curiosità in nuove passioni. Una persona multipotenziale è dotata di numerosi talenti che le permettono di eccellere e distinguersi in diversi settori e svolgere una vasta gamma di attività.
Le soft skill del multipotenziale
Nella letteratura esistente sul concetto di multipotenzialità, abbiamo rilevato, nell’ambito del nostro studio, una corrispondenza con dieci delle soft skill presenti nel nostro database. Le soft skill prese in esame sono:
- Capacità decisionale: Essere in grado di prendere decisioni ponderate, basate sulla logica, l’analisi e l’oggettività, considerando attentamente i pro e i contro.
- Curiosità: Avere un interesse vivace e una curiosità intellettuale che porta a esplorare nuove discipline e argomenti, arricchendo costantemente il proprio bagaglio di conoscenze.
- Propensione all’apprendimento: Mostrare interesse per una vasta gamma di argomenti e discipline, cercando di approfondire le conoscenze in modo significativo attraverso lo studio e l’esperienza diretta.
- Coraggio: Essere audaci e sicuri nel sostenere il proprio punto di vista e contribuire al successo dell’organizzazione, stimolando il confronto e mantenendo una concretezza nella realizzazione dei progetti.
- Assertività: Essere in grado di ascoltare e comprendere il punto di vista degli altri, affermare e difendere le proprie idee in modo sincero, rispettando gli altri punti di vista.
- Empatia: Riconoscere e comprendere le emozioni e i pensieri degli altri, dedicando loro il giusto tempo e creando relazioni interpersonali positive.
- Profondità: Essere in grado di analizzare se stessi e gli altri per comprendere i significati più profondi delle emozioni e dei pensieri, cercando ipotesi alternative e riflettendo in modo sensibile ed empatico.
- Perfezionismo: Prestare grande attenzione alla qualità e ai dettagli del proprio lavoro, rilevando gli errori in modo tempestivo e perseguendo il miglioramento continuo.
- Propensione al cambiamento: Affrontare i cambiamenti in modo proattivo, adattandosi con flessibilità e applicando nuove idee e approcci alle attività, privilegiando la varietà rispetto alla routine.
- Propositività: Avere energia, curiosità e vitalità che portano ad affrontare il lavoro con passione, determinazione e pianificazione, senza sentire la fatica, per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Costruzione e somministrazione dell’assessment
Dal match ottenuto confrontando le competenze che caratterizzano i multipotenziali rilevate in letteratura e il database di soft skill di Eggup, abbiamo costruito un assessment, volto ad indagare le possibili differenze nella valutazione di queste soft skill nei multipotenziali rispetto ai non-multipotenziali. Per fare ciò, abbiamo contattato l’Associazione Italiana Multipotenziali, una realtà nata nel 2022 che oggi è un punto di riferimento per multipotenziali consapevoli e inconsapevoli che stanno cercando di capirne il valore.
In totale, hanno compilato l’assessment 648 persone, così suddivise:
- 342 facenti parte dell’Associazione Italiana Multipotenziali;
- 306 appartenenti al gruppo di controllo, ai quali abbiamo diffuso il test tramite aziende clienti, partner e sfruttando la rete di contatti di ognuno per la diffusione.
Una volta completata la somministrazione, abbiamo analizzato i dati ottenuti con l’aiuto di Antonino Callea, Professore Associato di Psicometria, e Flavio Urbini, Ricercatore in Psicometria, dell’Università LUMSA di Roma. In sostanza, abbiamo rilevato che 8 sulle 10 soft skill analizzate risultano maggiori nel gruppo dei multipotenziali rispetto al gruppo di controllo.
I risultati che abbiamo ottenuto sono interessanti come punto di partenza per approfondimenti futuri, sia in ambito accademico che in ambito imprenditoriale. La nostra ricerca non vuole offrire risposte definitive riguardo al vasto tema della multipotenzialità, ma mira a costituire un punto di partenza per indirizzare gli sforzi futuri verso il riconoscimento del valore aggiunto di questa caratteristica.
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