Perchè usare i test psicologici per il recruiting
L’universo dei test di psicologia del lavoro utili per misurare le attitudini dei dipendenti è parte integrante del più vasto assortimento di test di valutazione per il lavoro.
Questi test sono come una fotografia della personalità, permettono infatti di avere un’immagine più nitida del lavoratore e delle soft skill possedute.
Prima di scoprire quali sono i migliori test psicologici per il lavoro, per avere dimestichezza con questi test, è importante, conoscerne le varie tipologie:
- Biographical Data Instrument
- Cognitive Ability Test
- Personality Test
Questo perché, per distinguere un test psicologico “di gioco” da un test psicologico “serio”, è fondamentale conoscere le teorie scelte alla base della loro costruzione.
Le tipologie di test psicologici in breve
La seguente suddivisione è quella scelta dal SIOP (Society for Industrial and Organizational Psychology) nella sua panoramica sui test di psicologia del lavoro.
Biographical Data Instrument
Sono strumenti che spesso cercano informazioni sulle capacità di leadership e lavoro di squadra di un candidato, abilità interpersonali, estroversione e creatività attraverso l’uso di domande su istruzione, formazione, esperienza lavorativa e interessi.
Cognitive Ability Test
I cosiddetti test attitudinali: in genere usano domande o problemi per misurare la capacità di un candidato di apprendere rapidamente e usano la logica, il ragionamento, la comprensione della lettura e altre abilità mentali che sono importanti per il successo in molte tipologie di lavori.
Personality Test
I test di personalità in genere misurano i tratti relativi al comportamento sul lavoro, alle interazioni interpersonali e alla soddisfazione relativamente a diversi aspetti del lavoro.
Lasciando da parte i test attitudinali – che meriterebbero un articolo a parte – ci concentreremo su quelli che hanno come obiettivo la misurazione delle soft skill, quindi Personality Test e Biographical Data Instrument e, in queste due categorie, analizzeremo le più diffuse teorie alla base della loro realizzazione, nonché i loro possibili utilizzi. Parleremo quindi di Modello RIASEC e Teoria Big Five.
Come funzionano i tratti RIASEC e i Big Five
Big Five e tratti RIASEC rappresentano due modelli alla base di alcuni dei più importanti test psicometrici; sono capaci infatti di dare una misura quantitativa dell’intensità e della frequenza dei comportamenti, con la possibilità di tradurre risposte numeriche in tratti di personalità.
Il RIASEC in breve
RIASEC è un acronimo che sta per: Realistic, Investigative, Artistic, Social, Enterprising e Conventional.
Ognuna di queste parole definisce uno dei tratti di personalità indagati dal test. I tratti RIASEC infatti derivano dalla teoria degli Holland Codes elaborata da John Holland nel 1973 e rappresentano il principale strumento psicometrico per l’orientamento lavorativo.
In breve può essere riassunto con: “Dimmi che tipo di personalità hai e ti dirò il lavoro che fa per te”.
I Big Five in breve
Elaborato da McCrae e Costa, il modello dei Big Five analizza 5 tratti di personalità (Estroversione, Amicalità, Stabilità Emotiva, Coscienziosità e Apertura Mentale).
Semplificando di molto la spiegazione, questo modello, e i questionari che ne derivano, rappresenta i 5 tratti come delle linee di distribuzione, o meglio:
– Considerando per esempio Apertura Mentale questa rappresenta un estremo di una linea che avrà origine da Chiusura Mentale sulla quale la popolazione si distribuirà in modo gaussiano.
Naturalmente i Big Five non pretendono di far luce su tutte le sfumature racchiuse in una singola personalità e, proprio per questo, tale modello non viene considerato una teoria vera e propria.
A chi sono utili RIASEC e Big Five?
Big Five e tratti RIASEC sono due tra i vari strumenti del mestiere di un recruiter capace, ma la loro utilità è molteplice nel mondo del lavoro. Permettono infatti di comprendere alcuni aspetti, probabilmente già intuiti da un recruiter esperto, e di renderli misurabili.
Sono considerati tra i migliori test psicologici per il lavoro perchè in una fase pre-colloquio sono fondamentali per applicare una prima scrematura ai CV ricevuti per una specifica Job Position. In un team già costituito invece, soprattutto quando si lavora per progetti, tali strumenti danno la possibilità di modellare i ruoli di ciascun membro, adattandoli alle singole caratteristiche personali e al modo in cui queste caratteristiche interagiscono tra di loro.
Ma non fermiamoci al mondo aziendale…
RIASEC e BIG FIVE sono test psicologici che possono essere utilizzati anche fuori dal contesto lavorativo.
Le loro caratteristiche permettono a chi li svolge di raggiungere il primo step per la propria crescita personale: la consapevolezza.
Essere consapevoli è un buon punto di partenza per continuare a lavorare su se stessi, ma anche per accettarsi (e farsi accettare) così come si è.
Fare chiarezza su chi siamo e comprendere i nostri punti di forza e di crescita è importante tanto quanto dare un senso alle proprie paure o certezze, perché ci permette di conoscere meglio i nostri meccanismi emozionali e, di conseguenza, di comprendere meglio le dinamiche che ci
circondano.
[PS: Quello che abbiamo imparato nei nostri 7 anni di esperienza con questi strumenti è che non è tanto la validità della teoria alla base, ma la capacità di adattarla ai tempi che cambiano, a fare la differenza nell’efficacia di questi test]
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