Gli Open Day del lavoro al Festival del Lavoro 2018
Abbiamo chiesto al Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, membro del Comitato organizzatore del Festival del Lavoro 2018, di illustrarci le novità della nona edizione della manifestazione, che prenderà il via giovedì 28 giugno al MiCo.
Presidente De Luca, che cosa significa organizzare gli “Open day” del lavoro? E quale impatto sociale volete tracciare?
L’Italia è fanalino di coda in Europa per l’occupazione giovanile e “maglia nera di Neet”, i giovani che non studiano e non lavorano. Se i giovani, che dovrebbero essere protagonisti del loro domani, smettono di credere nella possibilità di costruirsi un futuro lavorativo in Italia, è l’intero Paese a non avere speranza. Ospitando gli “Open day” del lavoro all’interno del Festival del Lavoro, l’evento che da nove edizioni ormai organizziamo con il Consiglio Nazionale dell’Ordine e che quest’anno si terrà dal 28 al 30 giugno al MiCo di Milano, vogliamo richiamare l’attenzione sulla necessità di dare nuove prospettive ai giovani e al futuro del Paese. I “dialoghi sul futuro del lavoro e dell’Italia” saranno, infatti, il filo conduttore dell’edizione 2018, che si concretizzerà anche attraverso giornate di orientamento in cui i Consulenti del Lavoro saranno a disposizione di studenti, laureandi, laureati e, più in generale, giovani in cerca di occupazione, per l’analisi delle soft skills e la ricerca della prima occupazione.
Perché avete scommesso sulle soft skills?
Il mondo del lavoro italiano è profondamente mutato negli ultimi anni. Con lo sviluppo della rete Internet sono cambiati i modelli organizzativi e non si può più prescindere da concetti come “flessibilità” e “innovazione” per essere competitivi sul mercato. In questo contesto, i giovani con creatività, pragmatismo e capacità di lavorare in squadra possiedono quel quid in più che, se inserito all’interno di un curriculum “accattivante”, può fare la differenza offrendo loro maggiori opportunità di lavoro. Queste competenze, denominate “soft skills”, possono essere determinanti nella scelta dei candidati da parte dell’impresa 4.0. Ecco che, in collaborazione con la startup Eggup, durante gli “Open day” del lavoro abbiamo pensato ad un test gratuito delle competenze per i giovani che parteciperanno al Festival del Lavoro. Con poche e semplici domande potranno scoprire capacità e attitudini personali e la valutazione finale consentirà di elaborare un profilo professionale del giovane candidato, che potrà essere allegato al curriculum.
Quale sarà il cambiamento più dirompente che vi aspettate nei prossimi 5 anni e quale ruolo giocheranno i Consulenti del Lavoro?
I cambiamenti introdotti negli ultimi anni dalla Legge Fornero, il Jobs Act, la riforma degli ammortizzatori sociali hanno trasformato il tessuto sociale, economico e produttivo del nostro Paese. Ora è necessario accelerare il cammino della ripresa, partendo da quelle condizioni che possono favorire sviluppo e occupazione all’interno di un sistema sempre più globalizzato e concorrenziale. Occorre allineare le proprie competenze alle nuove tecnologie. Ma per favorire l’acquisizione di nuove competenze è necessario attuare politiche strutturali che modernizzino il mercato, fornendo maggiore flessibilità e sicurezza sociale ai lavoratori, ma anche ai datori di lavoro. Al Festival del Lavoro parleremo, appunto, di questo e avanzeremo proposte per far crescere il Paese. I Consulenti del Lavoro, che assistono 1.250 imprese e gestiscono oltre 7 milioni di rapporti di lavoro, conoscono molto bene i problemi reali delle aziende e dei lavoratori e per questo possono giocare un ruolo centrale nelle dinamiche riguardanti la promozione e la difesa del lavoro etico.
PRAGMATICO E PROIETTATO NEL FUTURO COME SEMPRE
BRAVO PRESIDENTE