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Intervista a Francesca Chianello

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Francesca Chianello

Tra psicologia ed Eggup

Classe 1992, Francesca Chianello si destreggia magistralmente tra il lavoro autonomo di psicoterapeuta e quello di Assessment & Customer Success Manager in Eggup. L’energia certamente non le manca, così come la voglia di fare e, soprattutto, di fare bene. In questa intervista a Francesca Chianello, vediamo insieme il percorso che ha fatto per diventare psicologa, le soft skill sulle quali sa di poter contare e cosa l’ha portata fino in Eggup.

Ciao Francesca, bentrovata. Come hai capito di voler intraprendere gli studi in psicologia?

Che bella domanda, direi che partiamo a “bomba”. Sai, sono sempre stata profondamente attratta dalla mente umana, sin da piccola cercavo di spiegarmi il perché di certi comportamenti, verbali e non.

Da bambina, ero il punto di riferimento di tutti gli amici con problemi di cuore e di ogni altro tipo. In realtà, penso che in fin dei conti lo siamo un po’ tutti con i nostri amici: quello che però mi ha sempre contraddistinto è stata la mia spiccata empatia. Ho sempre pensato che riuscire ad aiutare gli altri potesse essere un bellissimo lavoro, un mestiere in grado di farmi sentire “piena”, davvero utile e soddisfatta.

Quando, nell’estate del 2011, mi trovai a dover mettere a terra la frase che sin da bambini ci propinano, la famigerata domanda “Cosa vuoi fare da grande?”, psicologia è stata la scelta più naturale che potessi fare. La mente umana mi affascina più di qualunque altra cosa, è così complessa che nessun manuale potrà mai raccontarla in tutta la sua potenza.

Quali sono stati gli step più importanti della tua formazione?

Dopo la maturità scientifica, mi sono iscritta a “Scienze e Tecniche Psicologiche” presso l’Università LUMSA di Roma, e poi, sempre nella stessa, ho proseguito con una magistrale in “Psicologia Clinica“.

Dopo la laurea mi sono iscritta ad un Master in “Psicodiagnostica e Valutazione Psicologica” presso l’Humanitas e durante questo percorso, ho iniziato a conoscere l’ambito delle risorse umane e del testing, che hanno suscitato in me interesse e curiosità.

Nel 2019 ho vinto una borsa di studio per un Master presso la John Cabot University in “Management Strategico delle Risorse Umane e Organizzazione aziendale”, durante il quale ho approfondito l’ambito delle risorse umane e ho conosciuto più da vicino la realtà aziendale.

Fino a quel momento, la mia esperienza pratica era stata unicamente in ospedale, per quattro anni. L’ultimo master mi ha consentito di muovermi per la prima volta in un’azienda: ho fatto uno stage in RAI e, successivamente, sono arrivata in Eggup. Parallelamente ho intrapreso la Scuola quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale e Intervento Psicosociale, terminandola lo scorso 2022. 

Come sei approdata in Eggup e qual è nello specifico il tuo ruolo in azienda?

Eggup appartiene ad uno degli step più importanti della mia formazione, non la riesco a connotare unicamente come uno step della mia carriera lavorativa perché l’ho sempre vista come un punto d’intersezione dei miei studi

Sono arrivata per uno stage nel novembre del 2019 e, in piena epidemia, a scadenza del mio periodo di stage, mentre tutti perdevano il lavoro, in Eggup hanno scommesso su di me proponendomi un contratto di apprendistato. Ho un bel ricordo di quel giorno e di quel periodo: hanno creduto in me in un momento di forte crisi economica per tutti, anche per la stessa Eggup, che era allora una startup.

In azienda oggi ricopro il ruolo di Assessment e Customer Success Manager: nella pratica, ho contatto diretto con i nostri clienti per la raccolta dei bisogni e relativa costruzione dell’Assessment più idoneo alle loro esigenze ed obiettivi. Una volta costruito l’assessment, cerco di mantenere un rapporto di fiducia con il cliente al fine di modellare lo strumento e/o crearne dei nuovi in base alle nuove esigenze, cambiamenti della cultura organizzativa e Modello di Leadership.

Qui in Eggup ho la possibilità di applicare le mie conoscenze e competenze in modo non clinico, ma in ottica di sviluppo. I nostri strumenti fanno luce su quelli che sono i punti di forza e di crescita dell’individuo al fine di garantire una maggiore conoscenza della propria persona. 

In sostanza, ti occupi della creazione e dell’erogazione degli assessment per varie aziende. E per Eggup invece, ti è mai capitato di costruirne uno?

Sì, crediamo in quello che facciamo quindi non potevamo non metterci anche noi dall’altra parte. A tal proposito, abbiamo creato un Assessment su quelli che sono i valori che guidano la nostra realtà.

Ogni soft skill contenuta nell’Assessment è correlata alla nostra storia, dall’Energia, il motore che ha spinto alla creazione dell’allora startup Eggup, al Coraggio che ha fatto sì che si potesse crescere, alla Responsabilità che distingue ogni singolo componente, alla Prospettiva e alla Creatività, che sono la benzina che mantiene in movimento la nostra, oggi, azienda.

Parliamo delle tue soft skill: quali sono le competenze trasversali su cui fai maggiore affidamento nella tua quotidianità?

La prima soft skill è sicuramente la flessibilità, fondamentale quando si lavora in un team, ancor di più se piccolo. La persistenza, perché imprevisti e sfide fanno parte della vita e mi piace destreggiarmi tra questi senza mai perdere di vista l’obiettivo prefissato. L’energia, perché mi piace fare 5759 cose al giorno e senza questa benzina non riuscirei mai. L’assertività, perché alla base del mio lavoro c’è la buona comunicazione. Ultima, ma non ultima, la responsabilità, e su questa non c’è bisogno che mi dilunghi: dico solo che se tutti fossimo un po più responsabili, in ogni settore, il mondo funzionerebbe un po’ meglio!

Dal punto di vista della tua expertise, quale pensi sia il valore aggiunto delle soluzioni proposte da Eggup per i vari team di lavoro?

Possiamo riassumere la soluzione di Eggup come un’analisi delle soft skills individuali e di team che si basa su ciò che l’azienda cliente reputa importante e più in linea con la propria realtà. Il fatto di esaminare unicamente ciò che è di interesse è il primo valore aggiunto.

Poi, l’obiettivo dei nostri strumenti non è quello di discriminare, di dire cosa non va e cosa invece va, bensì di conoscere e conoscersi, sapere in cosa si è più forti e in cosa ci si può migliorare, che poi, è o non è questo alla base della nostra crescita personale e quindi anche professionale? Inoltre, se cresciamo noi, non cresce anche il posto in cui lavoriamo?

Beh, penso siano questi i valori aggiunti di Eggup, che mi piace riassumere in 3 parole chiave, tutte con la medesima iniziale: conoscenza, consapevolezza e crescita.


Un grande grazie a Francesca Chianello per il suo prezioso contributo e il suo punto di vista “clinico” nel raccontarci che cosa significa per lei essere psicologa e, al contempo, lavorare per la nostra realtà.

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