In un mercato del lavoro sempre più competitivo, gli assessment sulle soft skill sono diventati un elemento fondamentale per le aziende in…
Workplace Learning: promuovere lo sviluppo
Workplace learning: che cos’è L’espressione Workplace Learning si riferisce all’insieme di attività e strumenti messi a disposizione dell’azienda che consentono ai dipendenti…
Come inserire le soft skill nel CV
Il curriculum vitae è uno strumento fondamentale per presentarsi ai datori di lavoro e per dimostrare la propria esperienza e competenza in…
Eventi HR 2025: gli appuntamenti imperdibili
Il 2025 si presenta come un anno ricco di appuntamenti imperdibili per chi lavora nel mondo delle Risorse Umane. Il calendario degli…
Test di valutazione delle competenze
Cosa sono e perché usarli Spesso, siamo portati a pensare che il successo di un’azienda sia determinato esclusivamente dalla qualità del prodotto…
Intervista a Francesca Chianello
Tra psicologia ed Eggup Classe 1992, Francesca Chianello si destreggia magistralmente tra il lavoro autonomo di psicoterapeuta e quello di Assessment &…
Secondo Michèle Favorite, docente alla John Cabot University di Roma ed esperta di temi di sviluppo della carriera, esiste un paradosso per…
Intervista a Cristian De Mitri
Abbiamo intervistato Cristian De Mitri, CEO e Co-Founder di Eggup. Ci ha parlato delle sue esperienze formative e lavorative che lo hanno portato fin qui e delle soft skill che lo caratterizzano maggiormente. Per arrivare infine ad esplorare la sua idea riguardo il futuro delle soft skill in ambito aziendale.
La formazione obbligatoria scolastica o quella tecnica sul lavoro non bastano per fronteggiare gli attuali cambiamenti nel mondo del lavoro. Per affrontare il futuro ed evitare di rimanere indietro, è bene dunque formare la propria forza lavoro a una cultura della formazione continua, attraverso processi di skilling, reskilling e upskilling fondamentali per acquisire nuove competenze e migliorare quelle che già si possiedono.
Crisi delle competenze: matching e formazione
Ad oggi si sta riscontrando un dato paradossale: l’aumento del tasso di disoccupazione è direttamente proporzionale all’incremento della difficoltà di reperimento dei talenti da parte delle aziende.